Inchiesta Prisma: il Tar dà ragione alla Juventus
La Juventus ottiene un successo nell'ambito del processo per le presunte plusvalenze fittizie, sanzionate con 15 punti di penalizzazione in classifica
Una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale aiuta la Juventus nel caso plusvalenze. Ieri il Tar del Lazio ha concesso una settimana di tempo alla Co.Vi.So.C. per produrre una copia dei “chiarimenti interpretativi” sulla vicenda. I giudici amministrativi hanno comunicato la decisione in due sentenze depositate con omissis. La vicenda fa seguito al deferimento della procura federale della Figc per presunti illeciti di cui agli articoli 31, co. 1 e 4, del Codice di Giustizia Sportiva. Ovvero quelli che parlano delle «violazioni in materia gestionale ed economica» delle società. La Co.Vi.So.C. ha effettuato una valutazione degli effetti della cessione dei calciatori sui bilanci di alcune società professionistiche ai fini dell’iscrizione ai rispettivi campionati. La difesa della Juventus ha effettuato un’istanza di accesso difensivo e di accesso civico generalizzato ai fini del rilascio di copia della nota della Procura Federale. Che però era stata negata da quest’ultima.
Adesso il Tar ha ritenuto che «in assenza di una puntuale disciplina dell’accesso difensivo in materia di ordinamento sportivo», il ricorso in esame «è senz’altro ammissibile» essendo evidente l’interesse dei ricorrenti. E quindi i giudici che hanno deciso che «va ordinato alla Co.Vi.So.C. di ostendere al ricorrente copia della nota della Procura Federale, entro sette giorni dalla comunicazione, in via amministrativa, della presente sentenza ovvero dalla notifica, se antecedente».
Come riportato da La Stampa, secondo gli avvocati difensori, potrebbe essere un documento capace di poter portare all’inammissibilità del processo davanti alla Corte d’appello federale. E quindi annullare la penalizzazione di 15 punti in classifica oltre che le squalifiche dei dirigenti.