Thuram è invece figlio della buona programmazione di Giuntoli

Kephren Thuram è invece un colpo lungamente seguito, cullato, apparentemente perso e fugacemente portato a segno: insomma, quanto di necessario per portare a termine una buona programmazione.

L'innamoramento tra le parti è addirittura risalente all'ultimo anno del dirigente toscano a Napoli quando, già nell'estate precedente allo scudetto, fece seguire il francese dal fido collaboratore Cesare Pompilio: quest'ultimo ne uscì con report eccellenti a suo carico.

L'attuale CFO della Juventus ha dimostrato anche di saper mantenere fede a determinati tipi di promesse tant'è che i contatti con il Nizza, la squadra proprietaria del cartellino, sono avvenuti anche a Luglio scorso quando Cristiano da Agliana si trovò catapultato nella sabauda Torino: le richieste di Ineos, proprietaria invece del Nizza, erano superiori ai 50 milioni nonostante un contratto in scadenza nel 2025. 

Le parti non si sono più parlate direttamente fino ai primi giorni di Aprile quando la Juventus è tornata a farsi viva con il calciatore: gli intermediari avvertirono Giuntoli della possibilità di avere Kephren per 20 milioni. 

Qualche settimana dopo, sfruttando anche le remore di Rabiot sul rinnovo di contratto, i bianconeri sono riusciti ad accaparrarsi Thuram per la cifra prefissata qualche tempo prima: non un particolare così scontato nelle dinamiche di mercato.

Calafiori docet.

Khephren Thuram
Khephren Thuram e Antonio Sanabria (ph. Image Sport)
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