Patrick Vieira, dal burrascoso rapporto con Balotelli alle tattiche: come sarà il nuovo Genoa
Dopo l'esonero di Gilardino, Vieira sembra essere l'indiziato numero uno per diventare l'allenatore del Grifone
Genoa, adesso il nuovo allenatore: si attende per Vieira
Adesso, dopo l'esonero di Gila, c'è curiosità nello scoprire come figurerà Patrick Vieira, principale indiziato per la panchina del Genoa a partire dalla prossima giornata di campionato, visto il difficile inizio del grifone, che ha collezionato solamente 10 punti in 12 partite.
Manca solo il comunicato ufficiale, ma sarà il francese a guidare i rossoblù, dopo la sua ultima esperienza da allenatore allo Strasburgo nell'ultimo campionato di Ligue 1.
Ecco cosa può portare Vieira al Genoa
Nella sua ultima avventura in Francia, l'ex centrocampista di Inter e Arsenal ha completato l'intero campionato con la squadra dello Strasburgo, collezionando 13 vittorie, 9 pareggi e 16 sconfitte in 38 partite, che gli sono valse una salvezza abbastanza tranquilla.
Con una media punti di 1,26, l'allenatore francese non ha per niente sfigurato in campionato, ma un dato singolare salta all'occhio: i calciatori impiegati dall'ex centrocampista in una stagione sono stati solamente 31, ben al di sotto della media di una squadra professionistica, dato che risalta il fatto che Vieira spesso e volentieri si affida sempre ai soliti uomini.
Vieira-Balotelli, un rapporto che non è mai decollato
Dopo l'arrivo di Super Mario nel capoluogo ligure, c'era tanta voglia e curiosità di vederlo all'opera, ma prima avrebbe dovuto smaltire i carichi di lavoro ed entrare in condizione, tant'è che sino ad adesso Gilardino lo aveva solo impiegato a partita in corso nei minuti finali.
Ora che sembra aver trovato la condizione, ci potrebbe essere qualcos'altro che si frappone tra Balotelli e una maglia da titolare, e questo elemento di non congettura sembra proprio essere Patrick Vieira. Sì, perché nel lontano 2019, quando Vieira allenava il Nizza, si esprimeva così sull'attaccante italiano:
Per me è stato un grande piacere allenarlo, ho notato le sue difficoltà nel capire che il calcio è un gioco di squadra"
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