Calcio dimenticato: quando il Piombino beffò la Roma
Il Piombino neopromosso in Serie B si regala il sogno di battere la Roma retrocessa dalla A. Il racconto della storica partita
Piombino-Roma: il secondo tempo
Gli uomini guidati da Baldi ci credono e nel secondo tempo assediano la Roma, sfiorando il terzo gol con la traversa colpita da Biagioli con una conclusione dalla distanza al 60'. E' il preludio al 3-0 che arriva al 76': il capitano dei giallorossi Armando Tre Re si fa sfuggire l'attaccante Montiani e lo stende in area, causando il calcio di rigore. Dal dischetto va il centrocampista che realizza la sua doppietta personale. Il pubblico di fede piombinese presente al Magona d'Italia é in delirio.
Per la capolista del tecnico Gipo Viani rimane solo il tempo per accorciare le distanze con un altro tiro dagli undici metri. Il fallo di mano commesso da Coeli per i padroni di casa, fa presentare Venturi di fronte a Carlotti che viene spiazzato. Magra consolazione per il centrocampista della Roma e per i suoi tifosi che nel tragitto di ritorno verso la Capitale, subiranno gli sfottò di quelli piombinesi in festa arrivando anche a non aprire i finestrini degli autobus e delle macchine per la vergogna del risultato.
Il Piombino rimane in corsa per la Serie A fin quasi alla fine del campionato battendo anche il Genoa per 2-1, il 20 gennaio 1952. Il sogno si infrange alla 30° giornata dopo il pareggio per 1-1 col Brescia e i toscani terminano la stagione al sesto posto, mentre la Roma vince il campionato e ci torna dopo un solo anno di assenza. Nel 1954 arriva la retrocessione in Serie C, che anticipa di un anno la chiusura della fabbrica Magona d'Italia e da avvio alla parabola discendente dei nerazzurri.
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