L'Italia è uscita in malo modo da Euro 2024. Una bruttissima sconfitta, ai limiti dell'umiliante, ha fatto sì che la squadra azzurra non sia riuscita ad andare oltre il primo turno ad eliminazione diretta. E l'eliminazione fa ancora più rumore se si pensa che la Nazionale è uscita da campione in carica. Alla fine della competizione ci sarà il passaggio di consegne ai nuovi vincitori. Ma, di fatto, quello che stupisce maggiormente di questa disfatta è l'incapacità di aver creato un gruppo coeso e un'identità di gioco.

Luciano Spalletti è stato indicato, dai tifosi italiani, come il primo responsabile dell'eliminazione. Ma è altrettanto vero che, il nostro calcio. è da troppo tempo in crisi nera. Difficoltà nello sfornare calciatori e di coltivare il talento che viene fuori dai settori giovanili. La mentalità delle società è sempre quella di pensare prima a sè e solo dopo al movimento calcistico. 

Gabriele Gravina
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina

Si parla sempre di possibili rimedi e soluzioni per provare a migliorare le cose, dalle più sensate - un uso più logico delle seconde squadre - a quelle più fantasiose - i bambini che non giocano più per strada e stanno davanti ai videogame, come se non fosse lo stesso per gli altri paesi. Insomma, i soliti discorsi triti e ritriti che sono diventati, oramai, dei veri e propri leit motiv.

Ma questa volta, l'impressione, è che, nonostante queste problematiche, Spalletti avrebbe potuto limitare i danni facendo qualcosa di più. Il tecnico ha grosse responsabilità non tanto nell'eliminazione in sè, quanto nelle modalità attraverso la quale questa è avvenuta. Ma per il ct degli azzurri ci sono anche degli alibi.

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