I ricavi più alti della storia del Milan, un bilancio sano per il secondo anno consecutivo per 4,1 milioni di euro. Aumento dell'8% del costo del monte ingaggi di tutti i tesserati del Club, rispetto all’esercizio 2022/23. Paolo Scaroni, nell'incontro via web con i giornalisti, insieme a Stefano Cocirio, Chief Financial Officer del club, ha risposto alle domande su stadio, bilancio, mercato e prospettive del Milan. 

Crescono i ricavi

Approvato all’unanimità e la destinazione dell’utile, siamo in utile per il secondo anno consecutivo. L’AC Milan è una società sana e che ci permette di investire. Solo nell’ultimo esercizio, quello chiuso al 30 giugno, abbiamo investito in acquisto di giocatori più di 50 milioni di euro al netto delle cessioni. 

Abbiamo 457 milioni di euro, i ricavi più alti della storia del Milan, +13% rispetto all’anno scorso che era un anno già record. Abbiamo investito 100 milioni tra quest’anno e l’anno scorso per rinforzare la squadra, e abbiamo avuto un importante contributo da Redbird, che come sapete ha una galassia di società che opera nel mondo dello sport che ci hanno assistito per aumentare le nostre sponsorizzazioni e i nostri ricavi da stadio e siamo ben contenti della collaborazione con le strutture di Redbird.

Abbiamo lanciato Milan Futuro, per tutto il progetto ha un costo che supera i 10 milioni di euro all’anno, non è poco per una squadra professionista. Abbiamo aperto Casa Milan a Dubai, abbiamo fatto un tour negli Usa e in Australia oltre che il Messico, per diffondere la nostra presenza anche in Oceania. 

Questo aumento del fatturato è avvenuto malgrado la riduzione di introiti di diritti tv. In tutta Europa abbiamo avuto un decremento dei ricavi tv e nonostante questo siamo riusciti a aumentare il nostro fatturato. Abbiamo un patrimonio netto di 100 milioni di euro e un indebitamento finanziario di circa 50 milioni di euro, ovvero una società sana sin dal punto di vista patrimoniale ed economico, con ricavi in crescita e un utile positivo.

Non ho bisogno di bonus per lo stadio, ho sentito queste voci anche io e non sono vere. Mano a mano che alzeremo i ricavi, investiremo anche per rinforzare la squadra e alzare il costo dei tesserati

Stadio San Siro
Stadio San Siro

Il tema stadio

Non potevano ovviamente mancare le domande sulla questione stadio. Scaroni conserva San Donato come prima opzione, e su San Siro dice: 

Il tema è complicato, finché non abbiamo un quadro completo è difficile avanzare ipotesi. Per noi il progetto di San Donato resta nella nostra strategia, San Siro invece 3-4 mesi fa lo davamo per morto per una impossibilità di far fronte al tema secondo anello, questo tema l’abbiamo superato e guardiamo avanti ma non vuol dire che abbiamo risolto i problemi. Poi finita questa analisi dovremo fare dei conti sui costi. Io ho ancora le ossa rotte da cinque anni di tentativi dove sembrava fossimo arrivati in porto e invece poi no. Mantengo sempre un tasso di preoccupazione quando guardo al futuro. Io sono assatanato per fare il nuovo stadio, San Donato resta la prima opzione

Gli fa eco il Chief Officer del club Stefano Cocirio che tocca i temi dell'obbiettivo fissato in Champions League e della questione biglietti con AIMC:

Noi facciamo dei budget che tendono ad essere conservativi, prendiamo atto delle prestazioni sportive e reinvestiamo ciò che possiamo nella stagione seguente. Nel budget di quest’anno abbiamo il raggiungimento dei playoff in Champions League, ma ci aspettiamo ovviamente di fare meglio. Sulle plusvalenze, non abbiamo necessità di cedere giocatori per sistemare i conti, sono più decisioni opportunistiche che vengono valutate caso per caso, per cui abbiamo la possibilità di scegliere proprio in virtù dei bilanci che abbiamo. Non c’è stata nessuna riduzione di tagliandi con AIMC, sono gli stessi concordati tra le parti. Ci siamo incontrati settimana scorsa, stiamo discutendo delle tematiche mette sul tavolo da AIMC e stiamo studiando un accordo che vada bene per entrambe le parti

Scaroni tocca anche la questione di Bologna-Milan e del rinvio della partita

Sono furioso. E’ stata presa dal sindaco di Bologna una decisione incomprensibile, ingiusta e immotivata, non tanto sulla chiusura dello stadio in presenza di una alluvione, per carità, lo capisco bene. Ma sul fatto di impedire di giocare a porte chiuse. E’ incomprensibile da tutti i punti di vista. Soprattutto perché sono stati permessi altri eventi a porte chiuse a Bologna, per cui è anche iniqua come decisione. Il sindaco può decidere ciò che vuole e noi siamo per definizione rispettosi, non prendo sottogamba le decisioni delle istituzioni. E’ stata una decisione iniqua, ci ha creato un grave danno, ci sono tutti i presupposti per mettere in dubbio la legittimità dell’ordinanza del sindaco. Non abbiamo intenzione di rimanere inermi di fronte al danno subito, che c’è. Il presidente Casini ha telefonato ripetutamente al sindaco anche in mia presenza intimando di farla giocare a porte chiuse.

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