Torino-RedBull: un'accoppiata in cui nessuno fino a qualche tempo fa ci avrebbe trovato anche solo un nesso logico, ma che nell'ultimo periodo a livello monetario ed economico sembra un accostamento riuscito. 

Il colosso proveniente dall'Austria, che possiede già alcune squadre di caratura mondiale come il Lipsia e il Salisburgo, pare essere davvero interessato all'acquisizione del club di proprietà di Urbano Cairo, rilevante imprenditore italiano ormai al comando della società granata da ben 19 anni, quando nel 2005 acquisì interamente le quote del club torinese. 

Il gigante RedBull: cos'altro sappiamo?

RedBull non è di certo nuova a stipulare contratti di questo genere nel mondo del pallone e non solo: basti pensare a cosa ha dato vita con il progetto Salisburgo, continuato subito dopo col Lipsia. La tattica dell'azienda è ben precisa: partire da club che nel momento dell'acquisto non brillano particolarmente nel campionato di competenza, ma ritenuti dal potenziale smisurato, così da avviare un progetto a lungo termine.

Inoltre, RedBull si muove anche su altri fronti, come quello dei motori (F1 e MotoGP), ed ultimo ma non per importanza il ciclismo, con un nuovo team targato RedBull che ha esordito nell'ultimo Tour De France.

Urbano Cairo e Daniele Vagnati
Cairo Vagnati

La situazione sulla negoziazione con RedBull ed i precedenti

Prima di addentrarsi nella trattativa, c'è però da fare una piccola premessa: in realtà, già da questa estate l'industria austriaca aveva avviato i contatti col Torino, diventando sponsor e “main drink partner” del team, ma adesso le cose sembrano farsi più interessanti.

Difatti negli ultimi giorni Cairo avrebbe avuto un incontro con alcuni rappresentanti della RedBull, per discutere innanzitutto la possibilità di diventare un main sponsor del Torino a partire dalla prossima stagione, e poi successivamente per definire l'acquisizione di quest'ultimo. 

La questione stadio con il comune di Torino e le cessioni del presidente

E' presente nella trattativa anche un obbligo essenziale per Cairo, quello dello stadio di proprietà. Sarebbe indispensabile per lui la cessione dell'Olimpico Grande Torino, con il comune che anch'esso sarebbe aperto a questa opzione, nonostante l'incasso di circa 500 mila euro annuali. In questi giorni sono in corso continui contatti fra Lo Russo, sindaco di Torino, e il presidente Cairo.

Tutta questa ipotesi, potrebbe essere resa comprensibile dai per certi versi inspiegabili trasferimenti operati dal Torino nella sessione estiva del calciomercato, soprattutto nella fase finale di codesto; infatti, non può non saltare all'occhio il passaggio di un futuro prospetto come Raoul Bellanova (che col Toro aveva un contratto sino al 2027) all'Atalanta in data 22 agosto, quando il mercato era praticamente cosa fatta. 

La ragione di questa cessione, è ben presto chiarita: probabilmente, il leader milanese aveva bisogno di ricavare del cash per cominciare ad intavolare questa trattativa con RedBull.

LEGGI ANCHE: Inter e Juventus non si fanno male: il tecnico gongola

Notizie correlate
Rinvio Bologna-Milan, Casini: "Niente campo neutro perché...". Fonseca replica: "Penalizzati"
Inter-Juventus, Condò punge i neroazzurri: "Grave errore, gap ridotto"

💬 Commenti