Bove, a rischio la carriera in Italia: le parole del professor Corrado
Il parere dell'esperto professor Corrado intervenuto a "La Nazione" sulle condizioni del centrocampista ex Roma
E' stato certamente terribile ciò che è accaduto questo weekend durante la partita fra Fiorentina e Inter ad Edoardo Bove, giovane centrocampista dei viola che ha perso conoscenza durante lo svolgimento del match.
L'ex Roma è stato immediatamente soccorso e portato all'ospedale Careggi, da cui per fortuna sono arrivate buone notizie: difatti, dopo una prima notte in terapia intensiva, il giorno successivo il calciatore è stato già estubato, e le sue condizioni di salute migliorano giorno dopo giorno.
Bove, i primi risultati degli accertamenti
Dopo appena 4 giorni dal (quasi) tragico incidente, Bove si trova adesso nel reparto di cardiologi dell'ospedale Careggi, monitorato continuamente. Ancora c'è bisogno di altri accertamenti e di tempo per avere una diagnosi confermata al 100%.
Ciò che sappiamo è che dalla risonanza magnetica al cuore effettuata lunedì, sembra esserci una lesione al ventricolo sinistro. Questa lesione, pare essere presente anche in un'altra risonanza eseguita nel 2020 quando il calciatore aveva avuto una miocardite post Covid.
La carriera calcistica di Bove
Intervenuto al giornale “La nazione”, il professore Domenico Corrado, direttore della cardiologia dello Sport all'Università di Padova, ha espresso un suo pensiero riguardo un ritorno in campo del calciatore. Le sue parole:
In quel caso l’arresto cardiaco sarebbe stato manifestazione di una patologia cardiaca sottostante ed esporrebbe l’atleta a potenziali recidive nel tempo, di conseguenza richiederebbe l’impianto di un defibrillatore di prevenzione secondaria. Per le linee guida nazionali di Medicina e cardiologia dello sport gli atleti con defibrillatore non sono idonei all’attività sportivo-agonistica che potrebbe favorire recidive che, pur in presenza di defibrillatore, rimarrebbero eventi potenzialmente letali
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