Maurizio Sarri, i motivi delle dimissioni: per il futuro ancora Chelsea?
Maurizio Sarri si dimette a sorpresa dalla Lazio, per il futuro si parla di Milan ma la nostalgia della Premier League lo spinge ancora al Chelsea
L'Udinese di Cioffi era già stata data per spacciata a più riprese in questa pazza Serie A, e invece i friulani la fanno grossa e vincono 2-1 in casa di una Lazio alle corde. In uno Stadio Olimpico semivuoto i biancocelesti abbandonano i sogni europei che appartengono a Bologna, Roma, Atalanta e forse al Napoli, ma di questo passo sarà lotta tra le prime tre.
Lazio: le dimissioni di Maurizio Sarri
Altra serata terribile per Immobile che a fine anno potrebbe lasciare la Lazio, non per manie di protagonismo ma per mille altri motivi Maurizio Sarri anticipa l'attaccante forse di qualche mese e se ne va. Sarri si è dimesso ieri. Era nell'aria, c'era da aspettarselo, anche se forse chi crede ancora nel Sarrismo come la neve alla Vigilia di Natale, sperava che in fondo Sarri sarebbe rimasto al suo posto almeno fino al termine della stagione. Un calciomercato non all'altezza, continui diverbi con Lotito, giocatori poco inclini alla filosofia del Mister (vedi Luis Alberto) e un calendario troppo fitto di impegni, questi gli ingredienti esplosivi messi in una pentola a pressione che è esplosa dopo un deprimente lunedì sera romano. A più riprese Sarri nel corso dell'annata ha manifestato malumori e perplessità, non solo sull'operato della dirigenza e di alcuni giocatori, ma in riferimento all'operato della Lega Calcio e a tutto quello che gravita intorno al sistema calcio Italia. Sarri ha demolito il format della Coppa Italia paragonandolo alla FA Cup inglese, è tornato sull'annoso problema degli stadi italiani e del modello di calcio offerto in Italia, poco attraente, elogiando invece la Premier League dove lui tra l'altro ha allenato.