Ma come fa la Juventus a potersi permettere Douglas Luiz, Koopmeiners e Calafiori?
In molti si stanno sorprendendo delle mosse Juventus sul mercato. Proviamo a dare una spiegazione sulle strategie bianconere
Ma come fa la Juventus a potersi permettere tutti questi acquisti?
Eccoci quindi arrivati all'elefante nella stanza: come fa la Juventus a impegnare una mole così elevata di capitali nel mercato? E' una domanda lecita perché la situazione economico-finanziaria del club guidato da Exor non è delle più floride e la stessa casa madre ha velatamente fatto capire di non essere più disponibile a mettere mani nelle proprie tasche dopo aver investito quasi un miliardo di euro negli ultimi 5 anni in aumenti di capitale.
La principale fonte di guadagno della società torinese sarà infatti il progetto next gen, i giovani cresciuti in Continassa sono coloro aventi più mercato e il loro sacrificio permetterà ai bianconeri di poter muoversi in due direzioni: usare il cartellino dei vari Huijsen, Nonge, Soulè etc. per abbassare la parte fissa delle operazioni particolarmente costose; oppure sfruttare la piena plusvalenza della loro vendita per accrescere l'indice di liquidità e avere la libertà di destinare parte del ricavo negli acquisti.
In quest'ultimo fronte può essere catalogato proprio il nome di Soulè, fortemente richiesto dall'Atalanta ma su cui la Juventus preferirebbe ricevere denari freschi: tradotto, 40 milioni di euro cash. Al momento però non sono ancora arrivate offerte di questo tenore.
Diversa invece la situazione di Huijsen, altro gioiellino della scuderia next gen, per cui Giuntoli ha già ricevuto offerte cash: 15 mln dal Borussia Dortmund per l'esattezza. Su di lui però c'è intenzione di convincerlo a trasferirsi a Bergamo in modo tale da abbassare la parte fissa di Koopmeiners: l'Atalanta ne fa la stessa valutazione del Borussia, per la Juve invece ne vale il doppio.