Ibrahimovic torna sulla rissa con Zebina: "Moggi decise di insabbiare in questo modo"

Zlatan Ibrahimovic ritorna spesso sul suo passato alla Juventus. Lo ha fatto anche nella sua autobiografia di qualche anno fa in vari capitoli, parlando di diversi episodi nella sua prima vera esperienza in un top club europeo dopo Malmo e Ajax. In particolare, di seguito vi riportiamo un estratto sulla famosa rissa con Zebina ed il modo in cui Luciano Moggi ha poi insabbiato la vicenda.

Zlatan: “A Capello dissi: vuoi un occhio nero anche tu? Ero una testa di…"

Ebbi una rissa durante un allenamento con Zebina durante la mia seconda stagione alla Juventus. Mi aveva preso di mira, fece un'entrata di troppo a falciarmi le gambe, non ci vidi più dalla rabbia. Andai dritto e gli diedi un pugno secco, rimase con un'occhio nero per una settimana.

Ero una testa di cazzo. Capello intervenne immediatamente per placare gli animi e gli dissi: "Vuoi un occhio nero anche tu?" Mi sono pentito amaramente della mia reazione. Don Fabio mi ha sempre rispettato e mi ha fatto crescere come calciatore. Adesso siamo ovviamente in buonissimi rapporti e c'è stima reciproca. Ma tornando al cazzotto a Zebina…

Ecco come Luciani Moggi ha poi insabbiato tutto

La rissa tra Ibrahimovic e Zebina mise a dura prova le capacità da dirigente di Moggi, che dovette agire in fretta per risolvere la questione:

I giornalisti notarono l'occhio nero di Zebina e iniziarono a scrivere prime pagine e titoli sulla vicenda, parlando di una rissa in allenamento. Moggi decise di insabbiare tutto.

Il Direttore diede ordine a Zebina di rimanere chiuso in casa e allenarsi per conto proprio fino a quando l'occhio nero non sarebbe passato, e nel mentre Capello disse ai giornalisti che lo stesso Zebina aveva preso l'influenza. Ecco come Moggi decise di insabbiare la vicenda, lo fece per il bene del gruppo squadra e della Juventus.

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