Al termine della sessione estiva di calciomercato la maggior parte dei tifosi bianconeri si poteva definire entusiasta per la rivoluzione attuata in mediana da Cristiano Giuntoli. Il centrocampo della Juventus l'anno scorso è stato infatti l'anello debole della squadra, complici le prestazioni altalenanti di Manuel Locatelli e le squalifiche di Nicolò Fagioli e Paul Pogba

Cristiano Giuntoli
Cristiano Giuntoli (ph. Image Sport)

Le premesse di inizio stagione

Con l'arrivo di Douglas Luiz, Khéphren Thuram e Teun Koopmeiners la Juventus aveva sulla carta la possibilità di avere uno dei reparti di centrocampo più completi in Italia. L'ex Aston Villa, reduce da una stagione strepitosa in Premier League, avrebbe dovuto garantire qualità e geometrie davanti alla difesa. 

Il figlio d'arte ex Nizza è stato invece ingaggiato per essere il naturale sostituto di Adrien Rabiot, un centrocampista dominante fisicamente in grado di cambiare passo con le sue accelerazioni e di recuperare palloni utili per ripartire in contropiede. 

L'olandese, la ciliegina sulla torta del mercato juventino, con i suoi inserimenti e le sue doti tecniche avrebbe invece dovuto rappresentare il perfetto collante tra il reparto mediano e quello offensivo. 

Douglas Luiz
Douglas Luiz (ph. Image Sport)

Cosa non sta funzionando 

Tutti coloro che speravano di poter vedere il connubio tra questi elementi eterogenei non possono che essere rimasti delusi da questa prima parte di campionato. La presenza di Douglas Luiz si è finora dimostrata deleteria, con il brasiliano che è apparso spesso distratto, lezioso e fuori dagli schemi di Thiago Motta

L'ex mediano dei villans, pur avendo mostrato in più occasioni la propria padronanza tecnica, è infatti stato autore di numerosi errori grossolani, come il rigore regalato al Cagliari che ha impedito alla Juventus di conquistare i tre punti. 

Il periodo di ambientamento di Douglas Luiz sembra dunque essere molto più lungo del previsto, soprattutto per via del problema al flessore della coscia sinistra accusato nel riscaldamento del match di Champions League contro lo Stoccarda

Khephren Thuram
Khephren Thuram (ph. Image Sport)

Le difficoltà di Thuram 

A sostituire Douglas Luiz contro i tedeschi è stato proprio Khéphren Thuram, altro innesto dell'estate da cui la Juventus si sarebbe aspettata un rendimento migliore nelle prime giornate di campionato. 

Il gol fantastico nell'amichevole contro la Juventus Next Gen aveva illuso i tifosi bianconeri di avere tra le mani un vero e proprio gioiello, sensazione che è andata scemando partita dopo partita. Se non si considera l'assist a Francisco Conceição a risultato già in ghiaccio contro il Genoa, l'apporto del francese è stato altamente insufficiente. 

Le sue prestazioni hanno infatti evidenziato limiti tecnici non indifferenti, sui quali Thuram dovrà sicuramente lavorare, che non sono stati sopperiti dalla straripanza fisica che dovrebbe essere l'arma principale dell'ex Nizza. 

Teun Koopmeiners
Teun Koopmeiners 

Le soluzioni di Thiago Motta

L'allenatore italo brasiliano ha inoltre dovuto far fronte all'infortunio di Teun Koopmeiners che, proprio nel momento in cui sembrava essersi integrato negli schemi bianconeri, ha dovuto alzare bandiera bianca per più di 20 giorni. 

Se da un lato Motta può recriminare per il rendimento non convincente dei nuovi acquisti, dall'altro l'ex Bologna non può che essere soddisfatto di chi ne sta prendendo le veci finora. 

Manuel Locatelli sembra infatti essere un giocatore completamente rinato rispetto alla stagione passata, acquisendo leadership e fornendo prestazioni di alto livello, soprattutto dal punto di vista tecnico. Anche Nicolò Fagioli e Weston McKennie stanno garantendo a Motta buone prestazioni, scalando gerarchie che, al termine della sessione di mercato, sembravano poter essere piuttosto definite. 

 

 

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