ESCLUSIVA IPG | Navarria: "E' stata la spada a scegliere me, a Tallin la gara perfetta. Parigi? Voglio prendermi un'altra medaglia"
Intervista esclusiva a Mara Navarria, la campionessa italiana di Spada della Nazionale di Scherma. L'azzurra è in piena preparazione per le Olimpiadi di Parigi
La spada come ragione di vita
Chi è Mara Navarria?
Mara è una donna e un’atleta ma sempre di più di #mammaatleta, visto che Samuele è alle soglie dell’adolescenza e il sostegno, mio e di mio marito, è sempre più importante
Che ruolo ha giocato la sua famiglia di origine agli inizi di questo meraviglioso percorso sportivo che l’ha condotta fino a qui?
La famiglia ha svolto un ruolo fondamentale, mi ha fatto avvicinare allo sport nel modo giusto come stimolo e come elemento educativo, di crescita e di divertimento. Quando è stato il momento poi mi ha sostenuto anche nella carriera professionistica e in tutto il mio percorso, di donna e di atleta, che fossi lontana o qui in Friuli, come negli ultimi anni.
Com’è nato l’amore per la spada? È Mara che ha incontrato la spada o la spada che ha incontrato Mara?
È stata la spada a trovare me. Ho iniziato a fare scherma a 10 anni a San Giorgio di Nogaro, con le mie sorelle, Grazia e Caterina, e mio fratello Enrico. Facevamo tutti sciabola, perché il mio maestro Dario Codarin era uno sciabolatore. La spada è arrivata dopo
Come ha vissuto il passaggio emozionale nel preciso momento in cui si è accorta di non essere solo una semplice atleta ma di essere diventata una campionessa?
Non ho avuto un momento preciso in cui mi sono accorta di essere una campionessa, è stato un crescendo: podi, vittorie. Quando ho iniziato a fare sei podi su otto gare in coppa del mondo ho capito che ero un’atleta con la A maiuscola. Piano piano è cresciuto l’impegno e anche il divertimento. Entrare poi giovanissima nel Centro Sportivo dell’Esercito è stata una grande opportunità e mi ha fatto capire che la scherma poteva diventare il mio futuro. Sono davvero orgogliosa di rappresentare l’Esercito nelle mie competizioni
Quali caratteristiche mette sul piatto oggi Mara per continuare a competere a questi livelli?
Dall’alto dei miei 38 anni, tantissima esperienza, che nella scherma è preziosa, anche se esperienza significa anche responsabilità. In questo mi aiutano molto sia l’allenamento mentale sia la parte tecnica per cui ringrazio i miei maestri Dario Codarin (il primo), Oleg Puzanov e Roberto Cirillo, fondamentali nel mio percorso. Tecnica e tattica sono due compagne fedeli e con Oleg e Roberto sono state e sono di altissimo livello