Una campionessa del suo livello, nelle gare di alto profilo sportivo parlando di mondiali, europei, olimpiadi, può incontrare ancora nuove e inaspettate difficoltà o tutto è sempre calcolato nel minimo dettaglio?

Nelle grandi sfide è calcolato tutto nel minimo dettaglio, però ci sono ancora cose da imparare anche per me: ci sono diverse avversarie e nuove situazioni, quindi bisogna riorganizzare il pensiero e le azioni quando serve, anche se mentalmente la base è uguale per tutti gli assalti

C’è posto per l’emozione durante una gara mondiale?

Le emozioni sono la caratteristica principale delle gare, quel quid in più che non trovi durante i lunghi allenamenti fisici, tecnici o mentali. Le emozioni sono uniche, difficili da replicare durante l’allenamento. Quindi ogni atleta deve essere in grado di riconoscerle e di gestirle, soprattutto in uno sport come la scherma in cui la mente influenza il gesto tecnico

Come si concentra prima di una gara e come scarica la tensione?

In una giornata di gara parto da un’attivazione mentale, poi fisica e utilizzo la respirazione come mezzo per capire come mi sento, prima di scendere in pedana. Cerco di entrare in una connessione profonda con il mio corpo in modo da gestire la tensione

Come si prepara una spadaccina durante l’anno a livello mentale per affrontare una competizione come una olimpiade?

La scherma è 30% preparazione fisica, 30% preparazione mentale e 30% preparazione tecnica. Insieme al mio team lavoriamo per coprire con la giusta tempistica queste tre aree di lavoro: con Andrea Lo Coco, mio marito e preparatore, pianifichiamo in base al programma delle gare la preparazione fisica; con Alessandro Vergendo e Rosarita Gagliardi inseriamo il lavoro in piscina, in apnea, insieme alle sedute di allenamento mentale; mentre con Roberto Cirillo, di settimana in settimana, lavoriamo sulla tecnica e sulla tattica, in pedana e fuori pedana. In questo aggiungo il lavoro in sala scherma, a Treviso, ovvero tanti assalti per testare le soluzioni tecniche e tattiche viste insieme a Roberto. Ma non è finita qui perché è importante anche il recupero e la fisioterapia, oltre che avere sempre il giusto piano alimentare rispetto al carico di lavoro fisico. Per prepara un’Olimpiade, come vedi, non serve solo un singolo atleta ma un intero team, che ti supporta e ti sostiene

Mara Navarria
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