Repice: "Juve indietro nella lotta scudetto. Allegri al Milan? Solo Conte sposta gli equilibri"
Le parole del radiocronista di Radio Rai sulla Juventus di Thiago Motta, sulle indiscrezioni di Allegri al Milan e sull'Italia di Luciano Spalletti
Raggiunto in esclusiva dalla testata News.Superscommesse.it, il noto giornalista e radiocronista Francesco Repice ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla prestazione dell'Italia di Spalletti in Nations League e alle ambizioni delle protagoniste della Serie A. In questo estratto, Repice esprime il suo giudizio sulle gare degli Azzurri, sulla Juventus di Thiago Motta e sulle voci che accosterebbero Allegri alla panchina del Milan.
Cosa le è piaciuto di più di queste due gare dell'Italia contro Belgio e Israele, sia a livello di singoli che in senso più generale?
Mi è piaciuta tanto la capacità di soffrire nel secondo tempo con il Belgio. Senza l'episodio della espulsione di Pellegrini, gli azzurri avrebbero vinto: stavano stra-dominando. Mi è piaciuta tanto dunque la determinazione nello strappare comunque un punto, in condizioni non semplici. Bellissimo il primo tempo col Belgio, bellissime le gare contro Francia e Israele tra settembre e ottobre. L'errore che non bisogna fare, poi, è quello di pensare che Israele sia una squadra materasso
La Juve di Thiago Motta può lottare per lo Scudetto? E cosa la convince o non la convince di questa squadra?
A me convince tutto, sono gli altri che si devono convincere che c'è una squadra nuova, un allenatore nuovo, una dirigenza nuova: non è che cambiando tutto i risultati arrivano dall'alto e la Juve lotta per vincere tutto. Il calcio funziona in un altro modo: i campionati si preparano, le squadre si preparano. La Juve è una buonissima squadra che può fare bene, ma ci sono club più attrezzati per vincere lo Scudetto
Alcuni opinionisti hanno recentemente invocato il nome di Allegri per prendere il posto di Fonseca...
Allegri va al Milan, Allegri va alla Roma, Klopp va alla Juve, alla Roma o al Milan... sono tutte chiacchiere! I contratti, peraltro, sono una questione complicata a quel livello, bisogna vedere quali sono le intenzioni dei club. A parte che non farei mai discorsi di allenatori, perché ce n'è solo uno che sposta davvero: Antonio Conte. Solo lui
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