Felipe Melo: "Da interista dico che vinceremo noi. Motta è bravo ma con me fece l'attore"
Il 40enne brasiliano alla vigilia di Inter-Juventus, ha parlato dei momenti di forma delle due squadre raccontando anche qualche aneddoti dei suoi derby passati
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Nella storia del nostro campionato, ci sono stati numerosi giocatori che hanno vestito le maglie di due delle squadre italiane più celebri, Inter e Juventus. Giusto per citarne alcuni: Andrea Pirlo, Roberto Baggio, Fabio Cannavaro, Zlatan Ibrahimovic. Uno di questi è sicuramente il brasiliano Felipe Melo, che in Italia ha indossato anche la maglia della Fiorentina.
In una intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, l'ex verdeoro riepiloga e paragona il momento di forma delle due squadre, rilasciando anche alcune dichiarazioni e aneddoti che ripercorrono la carriera del nativo di Volta Redonda con la maglia nerazzurra e quella bianconera.
L'approfondimento dell'ex centrocampista sul big match
I nerazzurri sono i più forti del campionato, ma la Juve di Motta è grande. Thiago ha fatto un lavoro enorme lo scorso anno a Bologna. È un derby e tutto può succedere, ma da interista penso vinceremo anche grazie al fattore campo. La Juve ha bisogno di più tempo, ma se vince… vola. I bianconeri hanno acquistato tanti nuovi giocatori che si devono ancora adattare al calcio italiano: basti pensare a Douglas Luiz. Sotto la guida del mio amico Unai Emery ha fatto benissimo, ma la Serie A è diversa rispetto alla Premier League: l’Italia di Mancini grazie alla tattica ha vinto un Europeo. In Inghilterra Douglas aveva più spazio, quando capirà meglio il calcio italiano diventerà una gioia per la Juve
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Gli episodi e i racconti durante il suo percorso calcistico
Chiellini una volta mi definì “una mela marcia”, io gli risposi che non ha etica. È un grandissimo professionista, io ero arrivato alla Juve giovane e spesso ci litigavo. Ha parlato di me nel suo libro, ma ho 4 figli: cosa mi metto a litigare? Chiariremo, però non è mio amico. Durante un Juventus-Inter litigai anche con Thiago Motta per una manata a Balotelli: in quel caso fece l’attore, col Var non mi avrebbero dato neanche giallo. Ma sono cose che rendono un derby caldo. È stata l’unica volta in cui ho litigato con Thiago
I rimpianti nel corso della carriera e il suo rapporto con Firenze e Mutu
Sarei potuto restare alla Fiorentina. lo amo Firenze, l'unica bimba che ho è nata lì. Ma alla Juve mi ci spedirono. Avessi avuto l'esperienza di oggi mi sarei imposto. Firenze è stata un sogno, la prima grande squadra della mia vita. Dei miei ex compagni sento spesso Mutu. E con lui ho una storia incredibile: ero appena arrivato, organizzano una cena di squadra. Per l'occasione mi metto al polso un bel Rolex falso comprato nel quartiere di Chinatown a New York. Mutu mi punta e inizia a ripetermi "Bello questo orologio..." Poco dopo prende un bicchiere di vino rosso e me lo rovescia tutto sul polso distruggendomi l'orologio. Mi guarda e mi dice: “Bravo, ora vai a comprartene uno vero!”
Il messaggio finale di Felipe Melo
Sono a posto con me stesso, voglio seguire i miei figli e dedicarmi ad altro. Il bambino di 6 anni che voleva diventare calciatore ha realizzato i suoi sogni; ora diventerò un grandissimo allenatore
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